Tradizione e gusto (parte 1)

lo sappiamo, ecco un altro che ci parla di cibo, proprio mentre siamo a casa, in quarantena, tutti i giorni a voler provare e sperimentare nuove ricette. No, non è così, sono qui per raccontarvi una storia, una storia d’amore se vogliamo, una storia allegra che ci racconta come dei ragazzi si sono creati da soli il loro lavoro, nato dalla passione e il sentimento del buon cibo, e gli ingredienti da loro prodotti per realizzare qualcosa che si, esiste già, ma non fatto così. Andiamo a scoprire il loro mondo.

Uno dei segreti della buona cucina sta nei buoni ingredienti. Lo diceva anche Gianni Mura, recentemente scomparso, ma firma indimenticabile de La Repubblica (e non solo) fra sport e cucina: “Quando hai le cose giuste sul tavolo, quando al mercato hai scelto bene, poi i piattivengono buoni per forza”. La differenza, insomma, inizia nel fare bene la spesa. Che gusto dà, quindi, una ricetta realizzata con materie prime autoprodotte? A riscoprire i sapori e i saperi di una volta è Veronica Pellegrino, che per le proprie ricette utilizza per lo più ingredienti prodotti nell’azienda agricola di famiglia che divide con il marito Andrea Pasini, il Mielaio del guelfo, nella frazione imolese di Giardino. In due non hanno sessanta anni. “Ho iniziato a fare mieli nel 2012 aprendo l’azienda agricola da zero” – racconta Pasini – La passione per le api me l’ha trasmessa mio nonno, poi ho coinvolto anche Veronica. Tre anni fa ci siamo trasferiti insieme da Imola a Giardino, i teressati a una vita di campagna sana e semplice”. Lei nel frattempo, già pasticcera, ha maturato l’idea di un laboratorio tutto suo nel quale poter applicare la medesima filosofia agricola, sogno che si è avverato all’inizio dello scorso anno.

Seguirà parte 2

Articolo pubblicato il 02/04/2020 sulla testata Sabato Sera.

Pubblicato, scritto e redatto da Milena Monti